“…Si è dimesso il sindaco?…”. La prima domanda rivolta al pubblico, alcune centinaia le presenze sistemate nell’area spettacoli di piazzale Segni a Sassari, rompe gli indugi nella calda serata del tredici luglio, prima, nel mini tour sardo di Beppe Grillo.
Tornato nell’isola con il suo ultimo spettacolo “Insomnia”, con l’aggiunta di un occhiello “Ora dormo”, che ne rivela l’essenza, una fase nuova nella carriera artistica del comico.
Probabilmente l’espediente migliore per rendere coerente il suo profilo naturale, l’attore comico sulla ribalta teatrale, piuttosto del leader nell’agone politico delle piazze italiane o delle camere istituzionali romane, sedi del potere politico.
“Se c’erano ottocento persone, prima ne eravamo in diecimila. Non ho potuto fare il comico senza il diritto di satira. Ma non sono un politico, senza alcun ruolo, senza l’immunità parlamentare che ca… devo fare?”.
Sul gioco del né cane né pesce, il comico genovese si pone con una scenografia povera essenziale: un letto che inscena le notti bianche, ispiratrici di elucubrazioni in linea con l’avanzare degli anni.
Anticipa critica e lo stesso pubblico circa la nuova atmosfera quasi intima nei numeri.
Spartana e sprovvista delle ingenti scenografie digitali che proprio nel sassarese,
chiamarono nel già distante 2005, oltre cinquemila fan per la festante chiusura del Festivalguer ( vedi http://notizie.olbia24.it/n?id=6330 )
Mancano anche gli ospiti che nel giugno del 2017 supportavano l’attore, in un altro enorme bagno di folla. A pochi metri di distanza dall’attuale location sotto le stelle (al Palasport Serradimigni) avevano suggellato il trionfo del “Reset”
(vedi http://notizie.alguer.it/n?id=12478 ).
All’epoca con il Grillo innovatore che brandiva un prototipo Wimax, gli onori di casa erano del sindaco Gianfranco Ganau e del leader indipendentista Gavino Sale.
Assenti ancora i vari personaggi della nomenclatura politica, naturali bersagli amplificati nei pixel colorati e digitali nell’ultima mega produzione sarda, “Grillo is back”, ancora nell’arena algherese alla vigilia del ferragosto 2011 (vedi https://www.agoravox.it/Beppe-Grillo-il-ritorno-in.html )
La ripetuta autocitazione, non il massimo, per visitare l’ultimo Grillo, aiuta proprio come fa il protagonista a incontrare una fase inesplorata della vita umana, quella inevitabile che scopre le paure ataviche dell’uomo, la vecchiaia, la sofferenza, l’avvicinamento e il confronto con la morte.
Questo passaggio saliente è attraversato dal comico genovese con una prosa accattivante che ritrova gli strali e i noti picchi polemisti che hanno caratterizzato la sua produzione. Sempre iperbolica e paradossale, pensando solo brevemente ad alcuni suoi grandi successi riscontrati nei media tedeschi (inediti in Italia), gli stessi pronti a respingerne le visioni populiste antisistema nel movimento politico da lui ispirato.
Una prosa che partendo dal “nano rivoluzionario” Immanule Kant, il più grande illuminista della filosofia tedesca, torna ai nostri giorni, in una dinamica coinvolgente, molto toccante quale il rapporto generazionale del nuovo millennio padre figli.
Il resto, bagnato dalle lacrime ilari di un’ironia scalmanata e folle, conviene davvero gustarlo in diretta nei toni affaticati ma sempre efficaci del Grillo parlante.
Lo show è stato allestito a Sassari con l’organizzazione dell’Associazione “Le Ragazze Terribili”.
Fra poche ore, la replica a Cagliari all’Arena in Fiera promossa dalla Cooperativa Vox Day.