Sentimento, a Castelsardo Franca Masu inaugura la decima edizione del World Music Festival.

“Che ci posso fare se sono nata in Mediterraneo…?”-  Le note di “Mediterraneo” di Joan Manuel Serrat chiudono il viaggio sonoro e fantastico di Franca Masu a Castelsardo. “Sentimento”, è il titolo del progetto etno musicale che inaugura, nella calda serata del trenta luglio, la decima edizione del World Music Festival Dal canto catalano al jazz e alla musica senegalese passando per le antiche sonorità della tradizione sarda, i carmina burana e il fascino della narrazione teatrale, l’edizione 2018 della rassegna, organizzata dalla Cooperativa Teatro e/o Musica e dall’amministrazione comunale, debuttano al suo esordio nell’affascinante piazza del Novecentenario, (l’unico evento del cartellone in questa ribalta), affacciata sul mare.

Il mare è più che mai il compagno fedele di vita dell’artista algherese. L’interlocutore privilegiato e quotidiano che riempie la vista meravigliosa dalla sua dimora nel cuore pulsante de l’Alguer.

“Confido i miei pensieri al mare ogni giorno – rivela Franca, in una confidenza intima col suo pubblico –   … sulla muraglia di Alghero ci sono dei punti galvanici dove raccolgo l’energia. Dove trovo gli spunti,  gli appunti che ispirano le mie canzoni: sono là che nascono …”

I compagni di viaggio in questo fantastico itinerario immaginato fra Europa e Sud America, formano uno straordinario quintetto di musicisti, alcuni dei quali accompagnano la Masu sin dai suoi primi esordi: Salvatore Maltana al contrabbasso, Oscar Del Barba alle tastiere, Massimo Russino alla batteria, Luca Falomi alla chitarra.

Luca Falomi
Marco Leveratto

 

Special guest della serata, la seconda chitarra di Marco Leveratto. Il musicista genovese accompagnerà la cantante anche in un originale omaggio ai Classici della Canzone Napoletana che ha lasciato orme importanti nella cultura del canto algherese. Così in “Era de Maggio” rivive il legame forte della Passione, dove il Rosso dei corallari di Torre del Greco è un incontro simbiotico con quello dei pescatori dell’Aragosta buona di Alghero. Un’interpretazione inedita che produce scrosci di applausi fra i tanti spettatori presenti, anche stranieri (una coppia di francesi esprimerà encomi sinceri ai musicisti al termine del concerto) che esauriscono tutti i posti disponibili in piazza.

Le tappe salienti di questo circuito emozionale sostano con “Vida”, arricchita dall’arpeggio sublime di Falomi, e “Alma Brava”

(http://caratteriliberi.eu/2013/09/24/cultura-e-societa/almablava-il-mediterraneo-cuore-musica-poesia/) che professa – “… il mio orgoglio più forte di cantare in algherese…”.

Le escursioni dell’anima contemplano l’Argentina (“Armand de tango”è interpretato con la musica scritta da Salvatore Maltana) con “Alfonsina y  el mar” che ridesta emozioni  forti (inimitabile l’album edito nel 2006, http://notizie.alguer.it/n?id=8517) scandita dai ritmi avvolgenti di Russino. C’è il tempo di voltare in Galizia, sino al Messico con la stessa prosa di amore e dolore. Onde melodiose che stagliano alte con gli scat vocali dell’artista, recentemente insignita con la “Creu de Sant Jordi”, la più importante onorificenza del Governo Catalano, riconosciuta alle figure  meritevoli nella loro attività artistico culturale, di aver tutelato l’identità catalana.

 

L’approdo felice dopo il sogno fantastico da oltre novanta minuti è il ritorno su Alghero con il già citato “Mediterraneo”. C’è ancora il ringraziamento per gli splendidi compagni di viaggio e il congedo definitivo nei bis con lo struggente “Lo Nassaiolo”.

 

Il WMF prosegue con una quaterna di spettacoli, dalle tipiche radici etniche, in programma sino all’otto agosto, come consuetudine, sulla splendida terrazza del Castello dei Doria.

 

 

 

 

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