Sentimenti e surrogati dall’Italia dei nostri giorni.
Un sentimento coltivato e consolidatosi con l’alternarsi del tempo e delle generazioni a prescindere dal genere o dall’origine di provenienza dei cuori ospitali.
Gelosia, ultimo romanzo di Camilla Baresani (http://www.camillabaresani.com/), dato alle stampe nello scorso settembre 2019 per i caratteri de La Nave di Teseo, consegna sul tema un’opera omnia.
La vicenda, mirabilmente narrata dalla scrittrice giornalista originaria di Brescia, colpisce nella sua struttura circolare.
Inizio e fine collidono in una scena dai contorni inquieti.
Che, partendo da un contraddittorio burrascoso fra due dei tre protagonisti della storia, si chiuderà con lo svelarsi del rebus sorto nella stessa azione di partenza.
Quest’artifizio ad anello, potrebbe essere letto forse come un limite umano, un vulnus distopico dell’intero patrimonio genetico di sentimenti, emozioni, progetti e quant’altro dello scibile umano, racchiuso nelle trame del romanzo.
Un composito puzzle d’infinitesime tessere, unito alla citazione posta in quarta di copertina, accresce una tensione noir alla lettura. Per una presa emotiva che accompagna il lettore sino all’ultima pagina.
Socchiuso il prologo, la storia ha inizio con l’incontro a Capri fra Antonio Gargiulo, giovane isolano di belle speranze e sembianze con Bettina Colosio, avvenente donna dell’intraprendente provincia bresciana.
Entrambi, partecipanti a un meeting di lavoro nel settore ricettivo alberghiero sull’isola fra le più esclusive del mondo, avviano conoscenze e frequentazioni. Sfociate in un rapporto travolgente d’amore che li condurrà rapidamente al matrimonio.
Gargiulo caprese doc, figlio di due camerieri impiegati in uno degli alberghi dell’isola fra i più noti almondo, lavora anche lui nei servizi di fornitura alberghiera.
Colosio è titolare di uno dei più grandi campeggi situati sul lago di Garda, a Desenzano. L’intraprendenza del primo, appassionato nella creazione d’innovative fragranze e profumi, nella personalizzazione di amenities, linee di cortesia e nuovi prodotti affini, dopo alcuni intensi incontri e l’amore scoccato per Bettina, lo porterà a trasferirsi a Milano poco dopo il matrimonio.
Avendo da subito rigettato la possibilità d’integrarsi nel territorio gardesano e di lavorare alle dipendenze della moglie.
Nel capoluogo lombardo, capitale economica del Paese, Gargiulo avvia il suo sogno imprenditoriale fondando la Capri Tales, start up d’assalto nella filiera d’indotto per alberghi di lusso e strutture ricettive del benessere.
Al suo fianco opererà da subito la giovane Sonia Marelli, selezionata grazie alle sue competenze pregresse nel settore turistico, consistenti soprattutto nella conoscenza delle lingue e nelle spiccate attitudini alle pubbliche relazioni.
Costituita la triade dei protagonisti principali, la tela delle trame è sapientemente cucita con un linguaggio sciolto e piacevole, ammiccante e disinibito quanto basta. La descrizione di scene amorose è ambientata nelle principali suite di alberghi ultra stellati, nazionali ed esteri, ma anche in altre situazioni compatibili con le pulsioni erotiche e trasgressive, inevitabili tra perduti amanti. Che, manco a dirlo, coinvolgono Antonio e Sonia.
Sequenze frenetiche, improvvisamente claustrali, nei rientri familiari dei fine settimana gardesani, consolidano il profilo fedifrago del bell’Antonio con l’altro remissivo e puntuale della minuta Sonia. Anonima e scarna nella seducente femminilità mai ostentata, quanto affidabile e gradualmente decisiva nella crescita patrimoniale come nel fatturato societario della Capri Tales.
Bettina e Sonia, due amori irrinunciabili nell’immaginario di Antonio, sono ovviamente antagoniste e incompatibili nei rarissimi incontri comuni.
Entrambe accomunate in un passato convergente nelle famiglie d’origine, con un altrettanto grave deficit affettivo mai colmato.
Il menage triangolare, in apparenza inattaccabile, entrerà in una graduale sofferenza con i reiterati tentativi dei coniugi di diventare genitori e la crescente prostrazione di Bettina nel vanificare ogni tentativo di condurre a buon fine le fallite gravidanze.Il peso professionale di Sonia nella Capri Tales dirompe anche nella selezione e gestione di nuovi collaboratori, in particolare di un suo giovane alter ego che ripercorre il suo percorso già intrapreso alla sequela del fondatore caprese.
Nuovi scenari adombrano gli umori di Gargiulo, logorato dalla morbosa dipendenza nei confronti della sua collega concubina quanto sempre più distante dall’originario legame passionale con la moglie.
Il precario banco sentimentale di Antonio è ulteriormente compromesso nella quotidiana routine milanese svilita con ripetuti incontri occasionali con aspiranti giovani donne in carriera. Adescate presso omologati fast food per rinfrancare la latitante autostima. Implosa con il repentino abbandono di Sonia, affrancatasi dai destini professionali della ditta, quanto soprattutto dai lacciuoli consunti della relazione con il suo Boss. Finalmente percepita irrimediabile e tossica dopo il compimento familiare al campeggio Europeo (la proprietà di Bettina) con l’arrivo di Maya, splendida e fortunata figlia seienne adottata da uno dei luoghi più miseri del mondo, persi nei fetidi e roventi sobborghi indiani.
L’epilogo è un nuovo inizio per il lettore. La conclusione sorprendente di un romanzo che focalizza l’attenzione su una terna di figure incastonate in uno sfondo reale, la nostra società contemporanea italiana.
Indagata con un puntuale acume storico nei fotogrammi antropologici e culturali degli ultimi tre lustri. Dove le relazioni sentimentali paiono molto più prossime alla volatilità di stagioni economiche liberiste. Brevi e alterne in una precaria sostenibilità economica.
La narrazione non secondaria con l’epopea artificiale dell’Expo mondiale alimentare nella Milano 2015, è un palco eloquente dove muovono passi incerti attori diversi. Ancorati alle sensibilità delle rispettive radici autoctone. In un Paese dove la coesione sociale è depotenziata naturalmente da oggettivi squilibri culturali. Vetusti particolarismi che peggiorano il divario manicheo del nord evoluto con il sud arretrato.
Pur non celando le sue origini, la scrittrice
equilibra con sottile ironia il pragmatismo efficiente lombardo dalla pelle pallida delle protagoniste con la creatività solare dell’ambizioso campano dal cuore nobile.
L’assenza di bagagli con spago e cartone non dissimula campanilismi sopiti (il caprese doc che snobba il confinante napoletano inaffidabile) nei terroncelli dei “tengo famiglia”.
Per questo il romanzo offre al lettore più di una possibilità sulla ricerca di ciò che può essere un rapporto d’amore o il suo esatto contrario.
Un’opportunità speciale ancora più contemporanea in questi ultimi giorni inaspettati e complicati dalla pandemia globale.
Giorni italiani resi indimenticabili ai posteri in via digitale anche con l’hashtag #iorestoacasa.
Per questo in appendice a queste riflessioni non dimentichiamo il momento particolare vissuto dalla comunità degli scrittori italiani, dalla platea dei lettori, dall’esercito stoico dei librai.
Sommate alle forti criticità sopportate da tanti professionisti delle case editrici, molte delle quali ubicate con gli uffici e i centri nevralgici proprio a Milano.
Concludiamo pertanto con uno stralcio dell’iniziativa comunicata dalla casa editrice di questo splendido libro. Buona lettura.
In questi giorni difficili La nave di Teseo e Baldini+Castoldi lanciano con i loro autori l’iniziativa #IoRestoALeggere per non uscire da casa, per condividere con quante più persone il piacere della lettura e il desiderio di rimanere connessi con il mondo della letteratura, per ricordarci ancora una volta che i libri costruiscono ponti e legami che vanno al di là dei limiti fisici di una stanza. Perché, oggi più che mai, i libri sono inclusione e partecipazione.
Elisabetta Sgarbi, Direttore generale della Nave di Teseo e di Baldini+Castoldi: “Abbiamo chiesto ai nostri autori di registrare una clip in cui leggono un brano da un proprio libro. Giorno dopo giorno li renderemo disponibili attraverso i nostri canali social. Ci piacerebbe che ciascuno da casa facesse lo stesso: postasse un video mentre legge un libro per lui importante.“