Sette milioni di euro per ricostruire la scuola Don Antonio Sanna, renderla sostenibile dal punto di vista ambientale ed efficiente dal punto di vista energetico. La rivoluzione green voluta dall’Unione europea arriva a Porto Torres con un progetto finanziato dal PNRR e che interesserà l’istituto comprensivo numero 2 di Monte Angellu.
Con una conferenza stampa convocata nell’aula consiliare del comune turritano, nella mattinata del 23 marzo, la Vice Sindaca Simona Fois ha annunciato l’opera più importante, aggiudicata con il finanziamento europeo del PNRR più consistente in Sardegna per questo genere d’interventi.
Lo straordinario stanziamento permetterà la realizzazione di un’opera inedita. I capitoli di spesa con il dettaglio degli interventi richiesti e la proiezione della struttura consegnata entro il 2026 sono approfonditi sul portale istituzionale dell’amministrazione:
https://www.comune.porto-torres.ss.it/it/novita/news/PNRR-la-scuola-Don-Antonio-Sanna-diventa-Green/
Il dato politico che segna la cifra di questa giunta comunale è racchiuso nelle parole del primo cittadino Massimo Mulas.
Che ha, giustamente, rivendicato con la legittima soddisfazione per l’encomiabile sforzo prodotto dalla macchina amministrativa, con particolare riconoscimento per l’ufficio tecnico; due circostanze tangibili.
L’ingente entità di risorse economiche intercettate dall’amministrazione comunale negli ultimi due anni, ben superiore rispetto agli ultimi decenni.
La speciale attenzione messa in campo dalla stessa amministrazione nei confronti delle più giovani generazioni. Investendo nella formazione e nel benessere dei ragazzi.
La conquista di questo importante obiettivo, relativo alla ricostruzione della scuola Don Antonio Sanna, segue a ruota l’altrettanto importante assegnazione per la città dell’opportunità di riqualificare le strutture sportive https://www.laltraribalta.it/2022/01/09/lo-sport-come-attivita-dinclusione-sociale-a-porto-torres-parte-la-rigenerazione-urbana-con-la-cittadella-sportiva/
Rendere una scuola più attraente con dei luoghi vivibili e sani, nell’aggregazione sportiva e culturale, può e deve essere un progetto condiviso e auspicato nelle unanime aspettative.
In una regione dove la dispersione scolastica raggiunge cifre a dir poco allarmanti che doppiano il trend nazionale.
Pertanto se mai nel recente passato si erano concentrate nella disponibilità dell’ente comunale, una mole di risorse di questa portata – ovviamente in assenza della epocale catastrofe universale virale della pandemia – è altrettanto vero salvaguardare la scadenza inderogabile per il completamento delle opere pianificate, stabilita dalla stessa straordinaria modalità del PNRR.
Coinvolgere la maturità dei cittadini, chiamati dal sindaco, a sostenere gli sforzi richiesti (riallocare circa trecento studenti con il relativo corpo docenti e personale ata, e con tutte le attrezzature e la logistica richiesta, in altri plessi e immobili comunali, nel periodo richiesto ai lavori comporterà inevitabili disagi da mitigare) è una comune condivisione di responsabilità.
Dove ognuno sarà chiamato a vigilare sulla bontà dei soldi della collettività.
Spesi nei tempi utili e dovuti per migliorare gli standard della vita sociale dei nostri figli.
Che, magari potranno avere anche l’opportunità di rimanere nell’isola per tutto il resto della loro vita.
