Madrid, Andalusia e Toledo: il reportage. Sensazioni e appunti di viaggio in un tour vacanziero nel cuore della storia d’Europa.

“Un viaggio alla scoperta del cuore più vero ed autentico della Spagna, tra antiche città d’arte e siti protetti dell’Unesco, da Madrid all’Andalusia. L’itinerario è impreziosito dalla visita di Toledo, una delle città più antiche di tutta la Spagna.”

L’occhiello riportato nel programma riepilogativo di una vacanza in Spagna, anticipa il dettaglio di itinerari e luoghi, proposti nella fattispecie dal tour operator italiano CALDANA.

Una valida proposta per conoscere con un affascinante viaggio in torpedone alcuni fra i luoghi più suggestivi della Spagna. Concentrati nella splendida regione dell’Andalusia.

Insieme ad altri pacchetti vacanza venduti da altri operatori turistici nazionali, il nostro gruppo si compone a Madrid, domenica 23 giugno, presso l’hotel Agumar. Una accogliente struttura quattro stelle, distante poche centinaia di metri dalla nota e imponente stazione ferroviaria di Atocha. La più antica di Madrid, la più trafficata di Spagna.

La comitiva di trentadue vacanzieri giunta da vari luoghi d’Italia è accolta nella hall dell’albergo prima di cena dalla guida: Paz, brillante, esperta professionista madrilena ci accompagnerà in tutto il tour settimanale.

Con Raùl, affidabile e affabile autista di un comodo bus gt, di ultima generazione, si parte lunedì mattina per la prima tappa. I servizi turistici in tutta la vacanza sono organizzati dall’operatore turistico spagnolo Imagine.  

https://imaginespainforyou.com/it/riguardo-a-noi/

“Le origini dell’azienda risalgono al 1983, quando fu originariamente fondata con il nome di Surland. Ma è stato nel 1997, a causa della crescita della attività commerciale, quando è stato lanciato il sistema di prenotazione Click On Line come Tour Operator incoming in Spagna.

Un tour operator tradizionale a Madrid con personale dedicato ma con l’ulteriore vantaggio di disporre delle nuove tecnologie, in quanto siamo stati il primo Tour Operator Europeo a progettare un sistema di prenotazioni in tempo reale (Parsys). Successivamente nel 2005, grazie alla grande reputazione raggiunta nei segmenti di gruppi e incentivi, è stata creata una nuova società “Imagine”, per soddisfare la domanda dei nostri clienti”.

Il passaggio introduttivo, con la selezione della lingua italiana, è stralciato dalla home page del portale digitale dell’azienda turistica spagnola.

E’ impossibile descrivere in questa sede la bellezza dei luoghi visitati in questo tour spagnolo andaluso.

Cordova

Cercheremo di offrire un’idea visiva con una breve photo gallery e qualche considerazione che condividiamo in questo spazio.   

La visita alla moschea di Cordova, dopo il primo e più lungo percorso di trasferimento autostradale, è certamente un primo passaggio affascinante. Nani, la prima guida dedicata ci precede in una delle più belle opere dell’arte islamica nel mondo.

Nani. Guida turistica a Cordova.

Il tempio chiave dell’l’Occidente islamico, il monumento più visitato di Cordova. Questa moschea divenne cattedrale cristiana nel 1236, con Ferdinando III Il Santo. Da quella data i musulmani furono espulsi da Cordova. Nel tempio prolificarono cappelle e altri arredi di culto cristiano.   

Cordova

Nella passeggiata per il Quartiere Ebraico, Nani conferma tutta la sua competenza nella storia del territorio, fiera della sua splendida terra natia. 

Per le vie di Cordova.

Probabilmente Siviglia rimarrà la città più bella e intrigante, visitata nel tour.

A Siviglia.

Alloggiamo nell’hotel Macarena, a pochi passi dalla omonima Basilica (de la Macarena), una delle più importanti di Siviglia. Luogo fra i principali nel culto spagnolo. Con una straordinaria affluenza di fedeli durante i riti della settimana santa che precede la Pasqua.     

La visita nella bellissima Cattedrale di Siviglia (siamo a martedì 25 giugno) è diretta da Silvia, giovane sivigliana, specializzata nelle belle arti della sua sontuosa città.     

Nella Cattedrale di Siviglia.

Silvia e Pax ci fanno letteralmente innamorare di Siviglia!  Le connessioni con l’Italia e gli Italiani sono tante. Tutta la città, capoluogo dell’Andalusia, ci narra un legame indissolubile con la scoperta dell’America.

Silvia e Pax a Siviglia.
Silvia. Guida turistica a Siviglia.

Dal giro in bus scorgiamo anche la scultura che riproduce Cristoforo Colombo. Eretta nei giardini del monastero certosino di Santa Maria de la Cuevas che lo ospitò.

Nella Cattedrale di Siviglia.

In Cattedrale sostiamo innanzi al mausoleo che ne conserva i suoi resti. Le vicende legate al “nostro navigatore genovese”, ai suoi buoni uffici che convinsero la Regina Isabella di Castiglia a finanziare la sua spedizione più importante del 1492 con le tre famose navi, sono ammantate di mistero.

I motivi sono più che evidenti e in ogni caso l’interesse storico e turistico non fa che aumentare.

Per la gioia delle stesse guide locali.

Paz, madrilena, la nostra guida per l’intero tour.

Siviglia con lo straordinario sviluppo del suo porto fluviale è un perfetto incontro fra il risultato socio economico di due Fiere Esposizioni Mondiali (Expò) del ventunesimo secolo:

Siviglia

la prima nel 1929, la seconda nel 1992.  

Siviglia

Quest’ultima ha disegnato il volto nuovo della città. Un imponente take off strutturale ed economico per tutto il Paese. L’aeroporto e l’avvento dell’alta velocità per la rete ferroviaria nazionale le novità più evidenti dell’epoca.

Siviglia

Mentre Paz ci illustra nel giro cittadino in bus i Padiglioni della Expò 1992quello del Marocco, uno fra i più belli, è stato costruito in modo permanente per volere del re Hassan II. Alla fine dell’Expo è stato trasferito allo Stato e attualmente è la sede della Fundación Tres Culturas. –  

Siviglia

il mio pensiero si associa in modalità spontanea ai lontani fasti evocativi in Italia in una epoca analoga: i mondiali di calcio del 1990.   

Quando a Napoli montava il progetto della L.T.R. (linea tranviaria rapida). Un’idea nata sin dal 1979, con inizio dei lavori previsti per il 1982 e la consegna dell’opera dopo cinque anni. I mondiali di calcio del 1990 favorirono risorse economiche per un rapido arrivo allo stadio San Paolo. Al pre esercizio con sei elettromotrici, non seguì mai la regolare messa in funzione per l’assenza degli adeguati requisiti di sicurezza.   

Mentre scriviamo questi ricordi arriva la notizia: mercoledì 17 luglio la nuova Linea 6 (dopo appena oltre 30 anni dalla agognata partenza…) Mostra-Municipio, inaugura i servizi. Corse dalle 7.30 alle 15.30 con cinque vetture ex LTR; tre in servizio, dal 15 settembre esercizio a regime. Sei km per connettere otto bellissime nuove stazioni.   

Serata Flamenco a Siviglia

Nella serata di Siviglia abbiamo la possibilità di assistere, in uno splendido teatro nelle strutture Expò del centro cittadino ad un tipico spettacolo di Flamenco. Emozioni da non perdere per chiunque dovesse trovarsi in zona. Prima di lasciare Siviglia, mentre completo il racconto e monto le immagini più salienti, non posso non ricordare una sosta gustosa da non perdere assolutamente a Siviglia. Ringrazieremo ancora Paz per questo dolcissimo suggerimento: nella passeggiata libera per la città sostiamo nella più antica pasticceria sevillana. Un nome impossibile da dimenticare: La Campana (https://www.confiterialacampana.com/).

Sia i gelati che i dolci propongono gusti delicati e tipici del luogo. Offerti con un piacevole garbo da tutto il personale della casa. Non si può lasciare Siviglia senza fermarsi in questo luogo di squisite prelibatezze.

Antica pasticceria La Campana.

Un altro passaggio non procrastinabile, trovandosi in Spagna, è senza dubbio, la visita in una Plaza de toros.

A Ronda con la la nostra guida Paz.

Visitiamo quella di Ronda nel quarto giorno del nostro tour, dopo aver lasciato Siviglia di prima mattina. Diretti a Granada dove l’arrivo è previsto in serata. 

Plaza de toros a Ronda.

La Plaza de toros di Ronda è una costruzione storica in stile neoclassico della città di Ronda, in Andalusia. L’arena fu costruita tra il 1779 e il 1784 su progetto di José Martín de Aldehuela.

Nello splendido museo della Plaza de toros a Ronda

E’ una delle più antiche plaza de toros spagnole: la prima in cui si svolse una corrida.

Monumento al Matador all’esterno della Plaza de toros a Ronda.

La corrida rimane una tradizione storica importante per la Spagna e gli Spagnoli. Anche nella nostra comitiva si accende un dibattito circa la spettacolarizzazione di un animale (il toro) ucciso dalla spada del suo  matador.

L’orgoglio madrileno e spagnolo della nostra guida Paz, avvalora le origini antropologici culturali, di un rito decisamente forte, quale la macellazione di un bovino, nell’arena rovente, destinato a diventare alimento sulle nostre tavole quotidiane.  

Nella giornata di trasferimento da Siviglia a Granada dove arriveremo in serata per la cena e il pernottamento nel rinnovato hotel Pierre & Vacances in Avenida de Pulianas; non possiamo dimenticare la sosta mattutina a Jerez de la Frontera.  

Raùl parcheggia il nostro bus nell’ampio cortile circondato dal verde di un rilassante giardino: alberi e piante attutiscono l’afa di un cielo plumbeo. Decisamente meno opprimente del caldo torrido (sino ai 47 gradi…) dei giorni precedenti.   

A Jerez, Bodegas Fundador

La visita guidata alla Bodegas Fundador storico brand internazionale, nella produzione dello Sherry, il vino spagnolo più noto al mondo (da non confondere assolutamente con il liquore alle ciliegie, Cherry), rimarrà una tappa memorabile in questo stupefacente tour andaluso.

Jerez Bodegas Fundador

Fatima Barroso eccellente guida, padrona di casa, ci conduce in un affascinante percorso storico nelle due cantine principali del sito. Locali antichi e freschi con l’adeguata temperatura per ospitare le imponenti botti. Tutte datate, molte delle quali vergate dai principali esponenti della geopolitica globale degli ultimi due secoli. Una esperienza indimenticabile, testimoniata dalle tracce relative a innumerevoli noti personaggi che hanno apprezzato il pregiato brandy spagnolo.

Fatima Barroso, Bodegas Funador

Giunto quest’anno ai suoi primi centocinquanta anni di età.    

Bodegas Funador: nelle cantine.

Evento celebrato con i cimeli conservati nello straordinario museo commemorativo.

Bodegas Fundador: il museo.

Una vera e propria lectio magistralis in itinere, l’accattivante narrazione di Fatima, conclusasi con una prelibata degustazione consumata nell’apposita area dedicata alla ospitalità dei visitatori.

Jerez Bodegas Fundador

Comodamente seduti ai numerosi tavoli in legno, opportunamente apparecchiati con il gustoso nettare delle pregiate bottiglie.

Bodegas Fundador, firme d’autore.

L’arrivo a Granada nel quinto giorno del nostro tour (giovedì 27 giugno), ci proietta verso il traguardo di questa piacevole settimana andalusa. E’ Myrta, la quinta e ultima guida spagnola che conosciamo, a guidarci nella città capolavoro del Rinascimento in Spagna.

Myrta, la nostra guida a Granada

Il percorso cittadino è piacevole: i tendaggi colorati, sospesi nel cielo che proteggono le vie principali dal caldo torrido estivo, rallegrano la passeggiata.

Nella Plaza del Carmen, sede dell’amministrazione municipale, Myrta ci narra le origini sulle peculiarità del monumento che domina lo storico edificio.

Granada, Plaza del Carmen

La visita clou della mattinata, manco a dirlo, calamita l’attenzione di tutto il gruppo presso la Cappella Reale, con il sepolcro dei Re Cattolici: Isabella I di Castiglia con il consorte Ferdinando II d’Aragona.

Nel pomeriggio la libera uscita si traduce per la maggioranza dei partecipanti (che hanno acquistato in pre vendita prima di partire dall’Italia, i biglietti di accesso) nella visita della città di Alhambra.

L’Alhambra.

Raggiungiamo il monumento più visitato di Spagna, in pochi minuti, con il bus navetta (la linea n° 32) dell’azienda di trasporti municipalizzata di Granada. In partenza dalla parte posteriore del monumento della regina Isabella e Cristoforo Colombo, posto alla Plaza de Isabel la Católica, a circa cento metri da Plaza Nueva.

Granada, Plaza de Isabel la Catòlica.

L’impareggiabile sito, storico presidio dello splendore del periodo medioevale musulmano della città, meriterebbe probabilmente una nuova guida che razionalizzasse la nostra attenzione. Rapita da tante attrazioni e meraviglie architettoniche. Non apprezzabili nella loro contezza in passaggi pedonali di pochi minuti. Va detto che l’app multilingue, fruibile con i titoli di accesso per la visita ai Palazzi Nasridi, è estremamente valida.

Alhambra, impareggiabili architetture.

Consigliamo una visita virtuale preventiva al portale https://www.alhambra.org/it/index.html

Alhambra, meravigliose visioni.

Venerdì ventotto giugno: inizia il fine settimana che segnerà anche la fine della nostra vacanza.

Cinquecento chilometri separano il nostro albergo di Granada da Madrid. Dove arriveremo in serata facendo ritorno al nostro hotel Agumar, luogo iniziale di ritrovo di questa nostra memorabile vacanza.

Lasciamo Granada prima delle nove. Durante il percorso autostradale attraversiamo la regione della Mancha. Il paesaggio descritto nell’opera di Don Chisciotte è arricchito dai tanti aneddoti narrati da Paz, fonte inesauribile di storia e quant’altro. 

L’ultima tappa prima di rientrare nella capitale è Toledo. Il giro nel centro della Comunità Autonoma di Castiglia-La Mancia comprende la visita alla Cattedrale, oltre le caratteristiche stradine del centro storico.  

A Toledo

Il rientro a Madrid all’hotel Agumar è in tempo utile per l’ultima cena, la sesta, compresa nel programma settimanale del tour operator che include anche sette prime colazioni (ottime con ampia scelta di tendenze internazionali fra dolce e salato) nei tre hotel quattro stelle, selezionati per la nostra settimana spagnola.  

Siviglia, nella hall dell’hotel Macarena

L’ultima serata a Madrid (sabato 29 giugno) prevede libera uscita con la possibilità di scegliere una diversa soluzione anche per la cena, secondo l’itinerario pomeridiano scelto da ciascun componente della comitiva.

Ci piace ricordare che le cene, consumate nei tre diversi hotel, hanno proposto al buffet una sufficiente offerta gastronomica e calorica, capace di soddisfare in quantità e qualità – al netto di alcune fisiologiche note critiche circa uno scarso assortimento di pietanze, in particolar modo per i primi piatti – i palati più esigenti. 

E giunse, inevitabile, la mattina del sabato.

L’ultima uscita insieme ci vede partire per l’ultimo giro in bus per le vie centrali della capitale spagnola.

Salutiamo il garbato e premuroso Raùl che ci congeda, dopo averci condotto per La Gran Via, avviandoci alla Plaza Major, senza aver saltato l’emozionante visione esterna dello stadio Santiago Bernabeu.

Madrid, stadio Santiago Bernabeu

Tempio di magiche emozioni consumatesi in quella torrida domenica notte dell’undici luglio 1982. Immortalata a futura memoria dalla felicità fanciullesca del nostro amato presidente partigiano Sandro Pertini.     

Madri, stadio Santiago Bernabeu ripreso dal bus.

Paz ci guida in questa ultima passeggiata capitale.

La seguiamo ascoltando la sua fabula brillante. Amplificata nei nostri auricolari connessi alle trasmittenti che ci pendono al collo da una settimana. Fra poche ore gliele consegneremo, consapevoli che ci mancherà, non poco, la sua piacevolissima compagnia. 

Arriviamo alla Plaza de Oriente, la piazza antistante il Palazzo Reale di Madrid.  Chiamato Palazzo d’Oriente, riprendendo il nome della piazza sulla quale si affaccia ad est. L’edificio è utilizzato esclusivamente per cerimonie ed eventi ufficiali dei monarchi. Che risiedono abitualmente nel Palazzo della Zarzuela, alla periferia di Madrid. 

Madrid, Palazzo Reale.
Nella Plaza d’Oriente
Madrid, nella Plaza de Oriente

Mentre Paz ci intrattiene opportunamente sino alle undici del mattino, il piazzale che brulica di turisti. Attratti da artisti di strada e accattivanti coreografie di eccellenti giovanissimi corpi di ballo. La fortuna ci viene incontro. Parte una affascinate versione del cambio della guardia reale. Non è il passaggio solenne, compiuto di norma il primo mercoledì di ogni mese, ma il rito è molto bello e cattura centinaia di presenti. Pronti a brandire smartphone per selfie e video da postare in tempo reale in rete.

Madrid, Palazzo Reale, cambio della guardia.

Finita la cerimonia proseguiamo ancora a piedi. Alla nostra destra si erge la Cattedrale di Madrid. Non entriamo, chi vorrà visitarla potrà farlo nelle ore pomeridiane. 

Diversamente da tutte le altre, visitate durante la settimana, la cattedrale dell’Almudena (in spagnolo Catedral de Santa María la Real de la Almudena), cattedra dell’omonima arcidiocesi metropolitana, è un’opera contemporanea.  

Cattedrale di Madrid

Fu consacrata da Papa Giovanni Paolo II nel 1993 e dedicata alla patrona della città, la Virgen de la Almudena.

Cattedrale di Madrid

Al suo interno risaltano i dipinti murali realizzati dal pittore Kiko Arguello, fondatore nei primi anni settanta del cammino neocatecumenale, movimento cattolico post conciliare nato a Madrid e diffusosi in tutto il mondo.   

Prima di completare l’ultima uscita di gruppo, incrociamo anche un nutrito gruppo di lavoratori precari che manifestano con cartelli e striscioniin una modalità decisamente mite e composta, sotto lo sguardo vigile della Guardia Civil – il proprio disagio.    

Madrid, iniziativa dei lavoratori precari
Madrid, il presidio costante delle forze di sicurezza.

Non possiamo dimenticare una bella visione che rinfranca il nostro orgoglio nazionale: l’autorevole edificio dell’Istituto Italiano di Cultura ubicato in Calle Mayor 86. Con il nostro tricolore che sventola, insieme al vessillo U.E., dall’alto della sede della Farnesina.

Madrid, Istituto Italiano di Cultura

Un fremito ci fa riscoprire il senso di sentirci veri patrioti.

A prescindere da ogni abuso smodato di un termine così alto.       

Madrid, Istituto Italiano di Cultura

Prima di congedarci definitivamente dal suo brio insostituibile, dall’innato orientamento madrileno, in   prossimità dell’ora di pranzo, Paz ci mostra l’ennesima meta da poter raggiungere e visitare nelle ore del sabato pomeriggio ancora intonse: il Mercato de San Miguel.

Nel centro della Madrid de los Austrias, con oltre dieci milioni di visitatori all’anno, il Mercado de San Miguel è il tempio gastronomico della città. Lo scrigno delle origini della cucina spagnola.

Madrid, Mercado de san Miguel

Un vero tesoro contenente tutte le primizie di qualità di tutta la Spagna: dalle tapas fatte con il pesce e i frutti di mare più freschi della costa galiziana a una grande varietà di formaggi gourmet di ogni zona del paese. Carni, frutta, verdure e dolci. Pietanze speciali distribuite con tante proposte nelle oltre trenta rivendite che arricchiscono il mercato.

I saluti, quelli definitivi o quasi, sanno di addio e sono sempre malinconici. Con i compagni di viaggio (variegati nell’età anagrafica e nella provenienza geografica italiana), ci scambiamo recapiti che probabilmente non useremo. Mai dire mai.  

Madrid tipica

Con qualche “anziano” che opta per la pennichella in albergo, rinviamo di pochi minuti, l’arrivederci a Paz e Raùl: ci accompagnano con il bus al nostro hotel Agumar per un breve pit stop prima di consumare l’ultimo tramonto madrileno.

Al centro storico madrileno.

L’indomani, domenica trenta giugno, dall’alba sino al pomeriggio inoltrato, sarà un andirivieni di taxi e auto private ncc che secondo i diversi operativi di volo per rientrare nei luoghi di casa in Italia, disperderanno l’unità del gruppo italo andaluso.     

“Sabato pian piano se ne va. Passerotto, ma che senso ha. Non ti ricordi. Migravamo come due gabbiani…”.

Nella regale maestà della capitale madrilena, un refrain sempreverde batte il cuore armonico della nostra giovinezza italiana. Fa il paio con la voglia di scorgere e assorbire ogni anfratto di bellezza alla visione circostante. Che sembra ripeterci con garbo incessante: hola! 

Optiamo per uno shopping very slow. Così da Puerta del Sol  impegniamo poche centinaia di metri in direzione Plaza Mayor. La sosta nella tipica bottega antica è irrinunciabile per assaggiare i Boccadillos de Calamares. Il panino con i calamari ha la sua storia e il suo brand popolare è un contagioso precetto da assolvere. Un passaggio veloce in una sede de El Corte Ingles e anche al negozio a più piani Desigual in Calle de Preciados non distante dalla Gran Via. 

Madrid
Madrid tipica: il panino con calamari
Grandi magazzini a Madrid
Shopping a Madrid. Desigual

In tutte le vie principali variopinte locandine annunciano la festa del Pride madrileno in programma per la domenica trenta giugno. Nel giorno successivo rispetto alle stesse iniziative nelle principali città italiane.

Madrid, Orgullo 2024

L’eventuale virtuoso che avrà avuto la pazienza di leggere sin qui noterà l’assenza di citazioni riguardo ai due templi madrileni di arte e cultura distanti tra loro poche centinaia di metri:  

il Museo del Prado e il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía.

Non abbiamo rimosso dal nostro itinerario questi luoghi di valenza mondiale per i contenuti che custodiscono nei loro pregiati locali. Proprio per la portata di questi siti, rispetto al tempo davvero esiguo, ci siamo riproposti di visitarli con una adeguata cura e attenzione al nostro prossimo ritorno a Madrid.

Madrid, Plaza Major.

Che, ci auguriamo, molto vicino.  

Concludiamo (sarebbe ora) questo racconto di una bella e vissuta vacanza con qualche ultima considerazione che ci sembra opportuno condividere.

Madrid, giovani artisti di strada

A prescindere dalla non insolita tentazione di cedere ad una inconsapevole esterofilia una prima impressione unanime in questi giorni spagnoli è risultato il concetto di “ordine e pulizia” nei nostri trasferimenti. Sia in bus su strada che a piedi per le vie dei luoghi visitati.  

Percorrendo centinaia di chilometri in autostrada ma anche nei cicli urbani non si notano auto danneggiate nella carrozzeria. Neppure alcun fanalino fuori uso. Le auto più datate si presentano, comunque, in buono stato. Presumiamo che il codice della strada sia ampiamente rispettato dalla maggior parte degli automobilisti.   

Nei centri dell’Andalusia visitati, i flussi turistici importanti nei numeri, ci appaiono accolti, dalle comunità locali e dalle istituzioni amministrative e politiche che le rappresentano, in un sistema ben organizzato. Consolidato nella logistica.

I bus turistici, ad esempio, non possono circolare nei centri urbani e sono distribuiti e parcheggiati in appositi stalli dedicati, in aree  lontane dai siti turistici ad alto impatto negli accessi pedonali.

Regolati con servizi d’ordine non invadenti ma efficaci. Ogni operatore chiamato a vigilare la gestione delle presenze turistiche è riconoscibile in qualsiasi momento. Grazie ai pass o altri distintivi di merito. Ben visibile a tutti, secondo il tipo di servizio assolto.

A Siviglia come nella Cattedrale di Cordoba, piuttosto che nei Palazzi Nasridi all’Alhambra, luoghi a più alta densità di presenze, gli ingenti numeri di visitatori transitano con estremo ordine.  Riducendo drasticamente intasamenti o concentrazione di elevati assembramenti. Nei luoghi di culto i gruppi si muovono coordinati dalle loro guide. Seppure di diversa nazionalità, sincronizzano percorsi e accessi nei locali da visitare con una evidente prassi professionale.  

In sintesi un “sistema turistico” che più che nelle parole, nei fatti ci appare realmente “sostenibile”.

Una percezione condivisa dalla gran parte della nostra comitiva. Un giovane sposino in viaggio di nozze, dedito alla fotografia, in più occasioni mi ripete: “…immaginiamo se Roma con tutto il suo patrimonio di monumenti e beni archeologici potrebbe godere di servizi come questi…?”

L’approccio ospitale e accogliente è un must per la totalità degli residenti con i quali ci relazioniamo.

Un particolare rispetto è riservato agli Italiani, sentiti molto vicini.

Può sembrare una ostentata piaggeria ma è ben accolta. Un tassista ci dice: “il nostro Paese non ha le industrie dell’Italia, vive di turismo…”.

La stessa Paz, arrivando a Siviglia, ricorda più volte con un canto di lode, lo speciale “Ulisse” dell’amato Alberto Angela  sull’Andalusia (Ulisse: il piacere della scoperta 2015 – Splendori dell’Andalusia – Video – RaiPlay

Madrid. Paz, la nostra guida turistica

Un ultimo pensiero su alcune evidenze riguardanti alcuni mezzi di trasporto.

Gli slot dell’Aeroporto Adolfo Suárez Madrid-Barajas, dal 2006  il più grande aeroporto del mondo per superficie dei terminal, grazie alla operatività del terminal 4, sono presidiati dai veivoli Air Europa, inclusi nell’attivo gruppo Globalia https://www.globalia.com/  Mentre Iberia  https://www.iberia.com/it/ dal  2010 unita con British Airways, ha dato vita all’International Airlines Group (IAG); continuando a operare con il suo marchio come compagnia di bandiera spagnola.

Un processo di politica industriale che, anche grazie al flagello planetario della pandemia, sarà passato inosservato agli analisti e alle principali reti dei media italiani. Impegnati negli ultimi lustri a seguire le evoluzioni della fu Alitalia e dell’attuale ITA.

A terra, la guida turistica ci informa che i collegamenti stradali fra lo stesso aeroporto Barajas e il centro di Madrid effettuati in taxi hanno tutti la stessa tariffa di 33,00 euro.

Madrid. Paz, guida turistica nel nostro tour

Constatiamo personalmente che Madrid pullula di taxi. Alle canoniche auto bianche del trasporto pubblico, si sommano i servizi di noleggio privato con moltissime vetture delle piattaforme online UBER e BOLT.

Usufruiamo noi stessi in un paio di occasioni del taxi per rientrare in albergo. Per una ventina di minuti con svariati chilometri nel ciclo urbano non superiamo i sei/sette euro di spesa.

Anche questa opzione di mobilità urbana sarà stata ignorata nel dibattito pubblico di riferimento del nostro Paese.

L’orologio di Madrid

Non ci siamo convertiti improvvisamente in una settimana in adepti della monarchia costituzionale spagnola. Tutt’altro. Le recenti iniziative adottate dai residenti di Barcellona, esausti per l’insostenibile fenomeno, oramai noto come overtourism, segnalano il punto di non ritorno rispetto al prolificarsi di grossolane politiche speculative a favore di selezionati e potenti interessi economici.

Una bolla di fittizio benessere, declinato in una giungla di strutture ricettive improvvisate e non regolamentate, accompagnato da un mega mangificio ambulante. Che  ha contagiato con una crescente incontrollata degenerazione le nostre principali città italiane: da Napoli a Roma, da Firenze sino a Venezia.

Probabilmente alcune leggende autoreferenziali che non ammettono lezioni per la tradizione alberghiera o enogastronomica del nostro Belpaese andrebbero riviste. Soprattutto all’indomani dell’era covid che ha mutato con velocità sconvolgente la storia dell’Umanità.

E’ trascorso circa un mese dal nostro rientro a casa dopo questa vacanza andalusa.

Madrid

La domenica del 14 luglio viviamo una nuova conferma del  “gioco di squadra spagnolo”.

Madrid

Stavolta in ambito sportivo.  

E’ la giornalista Alessia Cruciani che sull’inserto economico pubblicato il 22 luglio dal Corriere della Sera,

(https://www.corriere.it/economia/aziende/24_luglio_22/spagna-dal-lavoro-al-calcio-dal-pil-agli-unicorni-perche-madrid-e-diventata-pigliatutto-459bcbcf-6cc7-4e58-9414-cff283764xlk.shtml ) documenta le linee guida di un new deal iberico del quale abbiamo gustato incoraggianti sapori.

A volte possiamo anche emulare oltre che insegnare.

Hola!

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