Orizzonti di spiritualità. Istruzioni per la vita quotidiana. Il perdono, arma vincente nella battaglia delle nostre relazioni. Un manuale essenziale dei credenti, l’ultimo lavoro di Chiara Amirante.

“Il problema è questo: siamo abituati a vedere l’altro come un avversario con cui competere, sul quale imporci, da vincere talvolta da togliere dalla nostra strada , nel caso sia un impedimento a raggiungere i nostri obiettivi. E così ci si ferisce, dato che siamo meno portati a perdonare che a vendicarci o ad alimentare il rancore, a colpire l’altro, a rispondere colpo su colpo.”    

La citazione riportata, tratta dalla pagina 17, racchiude l’essenza di un possibile stile di vita, apparentemente poco praticabile. Oltre la cifra di un ricercato saggio, l’ultima fatica editoriale di Chiara Amirante: “L’amore vince. Il balsamo del perdono”, in uscita nella prima edizione, lo scorso 24 ottobre 2023, per i caratteri di PIEMME editore.

Il saggio è incluso nei libri di Spiritherapy, (www.spiritherapy.org)  un percorso di conoscenza di sé e guarigione del cuore.

Alla didascalia nella quarta di copertina, segue un altro passaggio saliente, enunciato dalla stessa autrice: “L’amore è il balsamo capace di sanare le nostre ferite più profonde e le relazioni che si sono spezzate. L’amore può tutto, è più forte della morte.”

A prescindere dalle apparenze che potrebbero indurre il potenziale lettore a relegare il breve saggio come un effimero pamphlet destinato per un target di nicchia di chiaro orientamento cattolico militante, i contenuti possono coinvolgere certamente un approccio laico. 

Una premessa quasi banale, considerando l’esperienza e il carisma di Chiara Amirante, fondatrice della comunità Nuovi Orizzonti  (www.nuoviorizzonti.org)  avviata nel 1991 con una visita notturna alla stazione ferroviaria di Roma Termini e sviluppatasi con l’obiettivo di:

Portare la gioia a chi ha perso la speranza. Dischiudere nuovi orizzonti a chi vive situazioni di profondo disagio”  

Secondo quanto riportato nel capoverso della home page nella sezione riservata alla mission del progetto.                

Nell’introduzione del libro Chiara Amirante testimonia l’essenza della sua esperienza di vita che ha ispirato il suo percorso in comunione con la Chiesa cattolica  (www.chiaraamirante.it),  

dando conto della sua ragione di vita, capace di regolare ogni relazione umane: l’amore.       

Il testo, strutturato come un manuale con spunti di riflessione specifici circa le relazioni umane, prevede domande di approfondimento e una serie di azioni (impegni) al termine di ognuno dei sei capitoli.     

Ogni capitolo rispetta uno schema di lettura molto fluido ed efficace nella enunciazione di messaggi dalla portata rivoluzionaria, nell’immaginario dei canonici stili di vita occidentali e nazionali. Imbevuti di una religiosità tradizionale. Ereditata nell’ambito familiare, logorata sempre più da un imperante disintermediazione. Favorita dal totale assorbimento digitale quotidiano al quale è sottoposta l’attuale società.        

Evidentemente, l’autrice che predilige in questa trattazione, l’esperienza del perdono come fatto saliente dell’umano vivere, non prescinde questa visione da una consolidata esperienza di fede.     

Esercizi di approfondimento e punti di sintesi chiudono tutti i capitoli come delle sessioni da poter riprendere per vivere, più che leggere, una inedita visione della vita che non può realizzarsi con una sortita improvvisa.       

L’esperienza di fede – implicita nell’incontro personale con il Redentore – permea la scrittura di Amirante, così come la sua presenza quotidiana sui social network di riferimento, non cede i contenuti ad un proselitismo pretestuoso o a posizioni integraliste. Evidenti in altri contesti collegati al culto cattolico. Iniziative e azioni che hanno contribuito gravemente all’immagine di una Chiesa circoscritta nella struttura delle gerarchie ecclesiastiche romane.

Chiara Amirante fonte: pagina facebook

All’occorrenza ricordiamo un altro saggio edito dallo stesso editore che, con le riflessioni di Matteo Maria Zuppi, converge con esperienze e ambiti diversi, in una visione geopolitica trasversale, sugli approdi comuni espressi da Chiara Amirante  (https://www.laltraribalta.it/2024/02/22/fratelli-tutti-un-modello-per-la-buona-creanza-dellumanita-a-sassari-la-lectio-magistralis-del-cardinale-matteo-maria-zuppi-il-presidente-della-cei-ospite-d/ ).

Approdi in una vita aperta all’incontro con un prossimo molto più vicino di quello spesso immaginato. Disaffezionato legittimamente proprio da alcuni esponenti – una minoranza decisamente velenosa per i danni perpetuati – chiamati a ricoprire anche posizioni apicali nel ministero pastorale della Chiesa. Gravemente minato dai ripetuti comportamenti intollerabili e incompatibili in qualsiasi contesto di relazioni umane. Nonostante l’attivazione di strumenti specifici di contrasto ad ogni tipo di abuso sui soggetti fragili, in tutte le diocesi italiane.

Voluti e sostenuti proprio dall’attuale presidente della CEI. In sintonia e comunione con Papa Francesco.  

In questi scenari contemporanei autentiche esperienze di nuovi orizzonti di vita, seppure migliorabili con tutte le criticità e le sofferenze stanziali della nostra vita, non possono che essere benvenute.    

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