La storica funky band italiana in un entusiasmante concerto rinviato più volte.
Questa sera Sergio Caputo chiude l’originario programma del SantMiquelFestival.
“Alghero Buonasera !” – Il prorompente saluto di Simona Bencini è quasi un urlo liberatorio che segue un prologo progressivo di rock energetico che scalda il rinnovato parterre del teatro Civico di Alghero.
Venerdì 23 ottobre. Alle venti e trenta inizia il più volte atteso concerto dei Dirotta su Cuba. (http://www.dirottasucuba.com/)
L’ultimo cambio di data e di location (inizialmente su Largo San Francesco), sul finire dello scorso settembre, in occasione del SantMiquelFestival si era reso necessario per le incessanti piogge abbattutesi insieme ai venti di Maestrale su tutta l’isola.
Non so chi fosse riuscito fino a questa sera a far ballare al ritmo adrenalinico funky rock, tutti gli spettatori, ordinatamente in piedi e ordinati anche nei loggioni del bellissimo teatro Civico di Alghero.
Senza abbandonare mai l’uso delle mascherine con le rigide e rispettate norme anti contagio covid19. Quale arista o band poteva riuscire nell’impresa se non i Dirotta su Cuba?
Coinvolti in una crescente armonia dalla straordinaria, indomita vocalist Simona Bencini.
Supportata da un perfetto interplay raggiunto con gli eccellenti musicisti, compagni in ribalta. Dal mentore fondatore Stefano De Donato al basso elettrico, Andrea De Donato alle tastiere, Daniele Vettori alla chitarra acustica, il “piacione” Marco Caponi al sax e l’ottimo batterista Massimiliano Furia, esordiente nella storica band classe 1990.
Chiamato a sostituire in due date, questa di Alghero e la prossima in Puglia, il batterista titolare Francesco Cherubini. Una serata stellare, come tutte quelle in cui i musicisti sul palco, gioiscono e si divertono, facendo divertire il pubblico con quello che sanno fare in modo migliore: suonare e cantare. Due ore per raccontare con i groove, il rock acido e funky, le estensioni stellari, le coreografie ammalianti di Simona Bencini, sostenuta da un’importante tenuta atletica.
Una vera belva da palco, capace di volteggiare negli spazi ridotti con cambi di passo sempre coerenti alle visitazioni d’oltreoceano presenti nei brani culto della formazione fondata nel 1989 dal duo De Donato – Gentili.
Rapida come gazzella quando balla disinvolta in coppia con il sassofonista o il chitarrista. Naturale in tutte le pose anche quando deve sistemare in “volo” la batteria del microfono scivolata in terra o quando devia l’attenzione del pubblico per selezionare nel gobbo lo spartito di uno splendido brano di Stevie Wonder.
Grande affabulatrice quando con un mini show nello spettacolo presenta uno per uno tutti i musicisti sul palco. Con una sosta prolungata e dovuta per Stefano De Donato.
“Fu lui a telefonarmi nel 1989 e volermi nel gruppo, dapprima come corista” – ricorda Simona nella sua storia dell’album dei ricordi.
I brani, arrangiati come la prima volta. Belli con i sound potenti. “E andata così” – “Gelosia – “Notti d’estate” – “Liberi di liberi da”. Questo brano sarà ancora replicato in un altro bis evocato dal pubblico a gran voce che quasi preleva di forza, i musicisti già avviati ai camerini.
Il canto dei DSC vive l’essenza di una vita di giovani generazioni italiane della nostra era contemporanea. Storie diffuse e popolari, dai testi leggeri e fruibili, mai banali.
E infine il grande sforzo nel realizzare questi concerti algheresi, rinviati più di una volta e sempre in bilico per una nuova e inedita stagione d’incertezza che ha avvolto in pochi mesi l’intero pianeta.
Un impegno condiviso fra le istituzioni locali e l’associazione Bayou Club Events riconosciuto dagli stessi artisti sul palco, riconoscenti al caloroso pubblico per una serata da incorniciare.
L’ennesima conferma che l’incontro fra la Musica e l’impegno solidale può aiutarci tutti a continuare questo viaggio duro e faticoso. Una piccola foto gallery della serata è il resoconto eloquente.
Fra poche ore il grande sabato italiano, algherese, tiene caldo il teatro Civico con Sergio Caputo. Chapeau !