“Questa città, esisteva da 2700 anni, conteneva un irripetibile concentrato di paralisi e artificio retorico quale era da sempre la politica italiana, e per di più ospitava il Vaticano, l’epicentro della disillusione teocratica mondiale.”
Basterebbe questa citazione tratta dalla monografia di Nicola La Gioia per esprimere un complesso ragionamento che ne può favorire molti altri relativi alle visioni, ai sentimenti che suscita Roma.
Il saggio “Roma non giudica” scritto dall’ autore barese, già direttore del Salone internazionale del libro di Torino, è il terzo incluso nel volume THE PASSENGER Roma, edito nel gennaio 2021 per i caratteri IPERBOREA.
Segue i contributi pertinenti l’approccio ambientale nella città non proprio eterna, di Marco D’Eramo e Letizia Muratori.
Il libro uscito a un anno di distanza dall’implosione internazionale della pandemia, esprime un nitido affresco della capitale. Realizzato da autorevoli fonti che, in modalità diverse, conoscono e vivono le numerose realtà che pullulano da millenni la città dei sette colli.
“Poi, però, era successo qualcosa: l’equilibrio a un certo punto si era rotto, e Roma aveva cominciato a scivolare sempre più velocemente nella sua parte notturna.”
Con una narrazione realistica il lettore s’imbatte nelle vicende più oscure che sovrappongono una realtà strutturale ampiamente deturpata e saccheggiata da interessi atavici. Incarnati in schiere di personaggi eterogenei. Sodali nel battere cassa, senza alcun cenno di scrupolo.
Accattivante il testo di Matteo Nucci. Nel suo contributo, “L’anima della città”, riaffiorano la presenza e l’anima del Tevere, destinato a un increscioso oblio:
“Un’atmosfera da sogno e sabbie mobili. La stessa che ha spinto Woody Allen a sonnecchiare sul suo peggior film, To Rome with love. Roma è un fiume fangoso e salmastro in cui si salva soltanto chi cerca il buio”.
L’aspetto antropologico dei romani si evince già dal primo dei “39 appunti per un libro su Roma”, il saggio di Francesco Piccolo: “I romani, Roma non la capiscono. Anzi, no: i romani, Roma non la amano. Perché forse invece la capiscono, ed è per questo che non la amano.”
Un volto, vero e cruento della capitale, poco esposto al grande pubblico, è svelato senza sconti o filtri, nell’inchiesta di Leonardo Bianchi.
“Il format della ribellione delle periferie” documenta il disagio crescente, degenerato in uno stato di non vivibilità delle periferie estreme. Il frutto velenoso di una commistione criminale perpetuatasi nel corso degli ultimi lustri a prescindere dal colore politico delle giunte amministrative succedutesi in Campidoglio.
Alcuni passaggi documentano drammatici scenari. Favoriti da artefatte speculazioni di natura razzista e xenofoba con le dovute coperture di matrice politica. Infiltrata da storiche organizzazioni criminali che continuano a dominare impunemente uno scenario indicibile:
“Il punto cruciale – sostengono i ricercatori Caterina Froio, Pietro Castelli Gattinara e Tommaso Vitale in un articolo pubblicato sulla rivista Il Mulino – è che l’estrema destra non esprime né rappresenta un malessere sociale. Lo crea semmai, dentro una strategia di azione tutta finalizzata alla comunicazione pubblica e alla spettacolarizzazione mediatica.”
La conclusione non lascia margini al prendere atto di un evidente esproprio dei territori fuori da ogni governo e controllo di natura democratica istituzionale:
“In altre parole, non sono le periferie a rincorrere l’estrema destra. È l’estrema destra a rincorrere le periferie, inasprendo i conflitti e spacciando soluzioni false per problemi reali.
THE PASSENGER Roma costituisce un formidabile approccio per avvicinarsi alla capitale d’Italia. Dove fra poche settimane – il 24 dicembre papa Francesco aprirà la porta santa – darà l’avvio all’accoglienza in città di milioni di pellegrini e turisti per l’intero 2025.
Un evento illuminato di riflesso nel saggio di apertura di Marco D’Eramo, attento a non sottovalutare fra i gangli istituzionali, il peso e la presenza storica del Vaticano.
Con un riflesso che, solo sull’aspetto immobiliare del patrimonio cittadino, apre ampi orizzonti di approfondimenti per il lettore. Le ricadute economiche e gli indotti di varia natura, senza immaginare i cantieri aperti (che non saranno chiusi in tempo utile), con le immancabili società governative create all’uopo (www.societagiubileo2025.it/societa-trasparente/selezione-del-personale/) alimenteranno inevitabilmente criticità e sofferenze. Effetti collaterali al dilagante overtourism che affligge molti luoghi d’Europa e tante città italiane. Nella sola Napoli, si stimano per il prossimo anno circa sei milioni di presenze in eccedenza rispetto al 2023, in coincidenza dell’anno giubilare romano.
Senza dimenticare che la nutrita pletora di berretti rossi cardinalizi di stanza nelle mura leonine, aumenta una percezione poco empatica se non inquietante nella ecumenica massa critica. Al netto dei numerosi ripugnanti scandali che hanno investito negli ultimi decenni esponenti apicali della nomenclatura vaticana, senza scomodare l’affaire Emanuela Orlandi, peraltro non argomentato in questo volume; l’auspicio di un’autentica primavera nella Chiesa Cattolica batte forte. La prima assemblea sinodale romana promossa per il prossimo 15 novembre dalla CEI guidata da Mans. Zuppi, potrebbe essere una opportunità. Non solo nell’orizzonte indulgente dell’anno giubilare.
Questioni tutte che incentivano una validissima lettura di questo volume. In attesa dell’altrettanto stimolante nuovo THE PASSENGER Londra atteso in libreria per la metà dell’imminente novembre.
Buona Lettura.